DETOX DOPO PASQUA?

Colombe, conigli, grigliate e contorni di ogni tipo. La Pasqua, come ogni festività, è accompagnata da eccessi alimentari che possono lasciarci stanchi e appesantiti. Complice l’arrivo della primavera, è comprensibile sentire la necessità di depurarsi e alleggerirsi.  Web e social media ci propongono una miriade di programmi depurativi, alcuni dei quali prevedono digiuni totali o a base di succhi, estratti o minestroni. Altri eliminano completamente interi gruppi di alimenti come i carboidrati, o prevedono la sostituzione dei pasti con beveroni e integratori miracolosi. Insomma, ne sentiamo di tutti i colori. Raggiungere il proprio obiettivo velocemente può essere allettante ma attenzione, questo tipo di regime può creare delle carenze alimentari e farci perdere muscoli e acqua. È possibile, infatti, vedere scendere l’ago della bilancia, senza però ottenere un miglioramento della propria composizione corporea.

L’alternativa? Impostare un’alimentazione che sia piacevole, sana e sostenibile nel lungo periodo. Il corpo è una macchina perfetta, e munita di organi come il fegato, reni ed intestino in grado di depurare l’organismo e mantenere un’omeostasi fisiologica. Quello che possiamo fare dopo le Feste, è eliminare i cibi che sovraccaricano i nostri organi, complicando loro la vita.

Prendiamo ad esempio gli alcolici, tossici e faticosi per il nostro fegato da smaltire. Stesso discorso per gli zuccheri raffinati, in grado di provocare nel corpo picchi glicemici e sbalzi ormonali. Ha senso ridurre l’apporto di grassi vegetali scadenti come gli oli vegetali raffinati presenti nei prodotti da forno confezionati, nei biscotti industriali e nelle patatine.  È una buona idea ridurre l’apporto di proteine immunostressogene come gli affettati e gli insaccati.

Cosa rimane?  La moltitudine di alimenti che costituiscono la dieta mediterranea. Cereali integrali in chicco, grani antichi, legumi, frutta e verdura di stagione, semi e frutta secca oleosa, olio extravergine di oliva, pesce selvaggio o pescato, pollame e uova di allevamento estensivo, cioccolato extra fondente e, occasionalmente, latticini di buona qualità.

Per aiutare reni, intestino e fegato nello smaltimento delle tossine possiamo anche integrare nella nostra alimentazione prodotti nutraceutici come l’inulina, fibra prebiotica che facilita l’eliminazione delle scorie dall’intestino: il cardo mariano, utile per la depurazione del fegato; l’alga spirulina, utile per lo smaltimento dei metalli pesanti; il carciofo che, stimolando la diuresi, favorisce l’escrezione di tossine attraverso le vie urinarie; il tarassaco, anch’esso diuretico e depurativo del fegato, presente tra l’altro in molti prati fioriti nelle nostre regioni; la curcuma che, abbinata al pepe nero funge da potente anti-infiammatorio; il finocchio, alleato della digestione; e le umili crucifere, che grazie ai loro composti solforosi sostengono anch’esse l’azione depurativa del fegato.

Una dieta da portare avanti nel lungo periodo è basata sul piacere della buona tavola, la qualità degli ingredienti e la varietà, non sulla restrizione o la privazione.  Se nutrito in modo corretto, il nostro corpo è in grado di funzionare al meglio e non necessita interventi estremi e poco duraturi. La realtà è che, come sempre nella vita, i miracoli non esistoArno. I risultati sono invece frutto delle semplici, buone abitudini mantenute con costanza nel tempo.

 articolo pubblicato il 16.04.2023 su La Domenica - Corriere del Ticino